Sulle Strade del Benessere nella Sibaritide Tra le Grotte di Sant’Angelo, i castelli federiciani e le Terme

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Castelli federiciani, borghi ricchi di storia e di arte, Terme e antiche tradizioni enogastronomiche. Sulle Strade del Benessere, la Sibaritide affascina e ammalia i giornalisti e i tour operator italiani e internazionali, che hanno aderito a due Educational, voluti dal Gal della Sibaritide presieduto da Antonio Pomillo, con la vicepresidenza di Gabriella Martilotti, e la direzione di Franco Durso, rup, Eugenia Arcuri.

Andiamo alla scoperta delle Strade del Benessere con l’Educational (il numero 73), firmato dalla giornalista Carmen Mancarella, direttrice responsabile della rivista Spiagge (www.mediterranenantourism.it). In progetto è stato realizzato dal Gal della Sibaritide grazie al PSR Regione Calabria 2014/2020, misura 19 “Sostegno allo sviluppo locale leader, Sviluppo locale di tipo partecipativo”, sottomisura 19.3 “Cooperazione interterritoriale Le Strade del Benessere”. Gli itinerari tematici: 1.Nelle Terre dei Brettii, 2.Fra la Sila Greca e la Piana di Sibari, 3.Tracce di Fede e Paradisi di Natura, 4. Sulle Orme di Federico II sono disponibili in versione cartacea e on line www.scoprilasibaritide.it .

Partner il meglio della ricettività turistico alberghiera: Relais Il Mulino (www.relaisilmulino.it) con piscina, ristorante aperto anche agli esterni e spiaggia al Frida Beach di Schiavonea, Casa Solares (www.casasolares.it) con piscina e lido e Masseria Torre di Albidona (www.torredialbidona.it) in collina con vista mare, piscina, lido e ristorante.

Scopriamo insieme i gioielli della Sibaritide.

BENESSERE FA RIMA CON CIBO SANO E GENUINO: I PANE DI CERCHIARA

Un intenso profumo di pane ci attira a Cerchiara, famosa per il suo pane, preparato ancora oggi con lievito madre, cotto al forno di pietra, secondo ricette tradizionali antichissime. Un tempo questo pane era grande come una ruota, sia perché le famiglie erano numerose, sia perché si andava solo ogni quindici giorni a comprare il pane, a causa degli scarsi mezzi di comunicazione. Così il pane aveva ed ha ancora oggi la proprietà di mantenersi fragrante per giorni e giorni.

Oggi il pane di Cerchiara, per ovvi motivi, non è più grande come una ruota, ma si è adeguato alle famiglie moderne: con uno o al massimo due figli. E quindi la sua pezzatura è normale…

A raccontarci questa affascinante storia sono i titolari del forno “Il Profumo del Pane” a Cerchiara: Leonardo Converti, che ha ereditato l’arte della panificazione dalla madre, Teresa, e Francesca Grisolia, sua moglie. Ma non di solo pane… profuma il loro forno. Tutti i giorni marito e moglie sfornano fragranti bocconotti con l’aiuto della loro brava figlia, Teresa, e frese, taralli, biscotti da latte, crostini aromatizzati, biscotti al limone e all’arancia di cui la Sibaritide è ricca, panini, ciabatte, focaccine…

“Siamo orgogliosi del nostro pane e del lavoro che ogni giorno, con impegno, passione e spirito di sacrificio, svolgono i nostri panificatori”, commenta il giovane sindaco, Giuseppe Ramundo. “Essi sono i custodi di una ricetta antichissima che si tramanda di generazione in generazione. E così Cerchiara è conosciuta oltre i confini regionali per il suo Pane, tutelato con il Marchio collettivo geografico”.

Francesca è una persona molto generosa. Con una fetta di pane di Cerchiara condita (anzi inzuppata) con olio extravergine di oliva e pomodorini manda al settimo cielo giornalisti e tour operator, che non vorrebbero più andar via.

VEDI IL VIDEO: Sulle Strade del Benessere degustiamo il pane di Cerchiara con ricette antiche #galsibaritide

https://www.youtube.com/watch?v=UcSKdjeWFAI&t=1s

LE TERME E LA GROTTA DELLE NINFE

Ma ci attende un’altra affascinante scoperta: le Terme di Cerchiara. Incastonate nella roccia, ai piedi di una grande grotta da dove sgorgano fanghi e acqua sulfurea, le terme offrono una grande piscina, aperta da giugno a settembre, dove l’acqua si rinnova continuamente. Utilizzando appositi impianti gli ospiti di cospargono liberamente il corpo con i fanghi termali, li fanno asciugare al sole per circa venti minuti e poi si risciacquano sotto le docce prima di fare il bagno in piscina. Entriamo nella Grotta delle Ninfe legate a una leggenda: il satiro Pan si innamorò di una Ninfa cara a Giove, che per vendetta e per proteggere la sua bella, scagliò un fulmine, lo trasformò in pietra, squarciando la roccia, da cui oggi sgorgano le acque termali, particolarmente curative per le malattie della pelle come la psoriasi.

Le Terme sono di proprietà del Comune di Cerchiara e vengono curate da giovani preparati e accoglienti come Ottavio Francomano, che ci guida alla scoperta della grotta e sino alle cascate ai piedi della piscina per dimostrarci che l’acqua è corrente.

VEDI IL VIDEO: Cerchiara, le Terme delle Grotte delle Ninfe con fanghi e acqua curativa per la pelle

https://www.youtube.com/watch?v=v39TOwh7gl0

A pranzo sosta golosa nel Lido I 3 Leoni di Villapiana dove veniamo deliziati dalla cucina di Montagna del piccolo borgo di montagna, San Lorenzo Bellizzi, dove sono nati i proprietari: i tre fratelli Leone. Con i profumati e delicati prosciutti, la soppressata, il tipico pipi e patate (peperoni e patate) e i mezzi maccheroni con funghi e salsiccia il successo è assicurato. La spiaggia è lunga e profonda, la sabbia morbida e i fondali bassi.

CASSANO LE GROTTE DI SANT’ANGELO, LA BASILICA E LE TERME

Cassano è la città delle Grotte. Ne sono state censite ben 29 anche sotto il centro storico, scavate dalle acque sulfuree che danno vita alle Terme.

Le più belle e visitabili sono le Grotte di Sant’Angelo, il cui nome deriva da San Michele Arcangelo, che si aprono tra le pareti del Monte Muraglione, accanto alla montagna, detta Pietra di San Marco o Monte Astrolomo. Ad accoglierci troviamo il sindaco, Gianpaolo Iacobini con il consigliere comunale del Comune di Cassano, Michele Filardi e l’addetto stampa, Luigi Cristaldi.

La visita è a cura dell’archeo speleologa Ilaria De Marco, che fa parte del Centro regionale di Speleologia “Enzo Dei Medici” la quale dice: “Le Grotte vennero esplorate sin tra gli anni ’50 e ’60, ma solo tra il ’77 e il ’79 avvenne la prima e vera attività di esplorazione e documentazione a cura del famoso Gruppo speleologico di Trieste “La Commissione Grotte Eugenio Boera”, che scoprì le prime 16 grotte a Cassano. La campagna di scavi avvenne ad opera di Santo Ghinè e nel 2017 è stata curata dal nostro Centro regionale di Speleologia. Sono stati recuperati frammenti di vaso, di ceramica, strumenti in ossidiana, resti di animali che fanno pensare che le Grotte di Sant’Angelo fossero state frequentate sin dalla preistoria per la celebrazione di riti religiosi”.

Stalattiti e stalagmiti sfidano la fantasia del visitatore: si ammirano le grandi colonne, drappi pendenti dal soffitto, il presepe con una stalagmite che sembra una Madonnina ed accanto San Giuseppe, fino ad arrivare al famoso bacio… una stalagmite e una stalattite che sembrano sul punto di unirsi. Arriviamo sino all’area dove dovevano avvenire i riti sacri e dove si vedono ancora frammenti di ceramica che potrebbero essere lucernari introdotti dall’uomo primitivo per far luce. La sensazione è netta: il mondo esterno con il suo caos è fuori e noi siamo nel ventre della terra, completamente distaccati da ogni preoccupazione.

VEDI IL VIDEO: Grotte di Sant’Angelo, tra stalagmiti e stalattiti spazio all’immaginazione #galsibaritide

https://www.youtube.com/watch?v=TmfAQ9qclb4

“Intendiamo valorizzare e far conoscere sempre di più le nostre grotte”, dice il sindaco Gianpaolo Iacobini, nel volgere lo sguardo verso il magnifico panorama di cui si gode dall’alto della Pietra di San Marco. “La Torre dell’Orologio sorge su un’altra altura, la Pietra del Castello. Ma il castello non c’è più perché il proprietario, per impedire di essere fatto prigioniero dei francesi, si fece saltare in aria, al suo interno”.

Scendiamo nel centro storico, dominato dalla ricca e imponente Basilica Minore della Madonna del Laurio. Lungo gli altari si possono ammirare quadri della scuola napoletana. Ma ad attrarre la nostra attenzione è il Crocifisso cui la città è consacrata da quando Gli fu attribuito il miracolo di aver salvato Cassano dalla peste nel 1600. Ogni 25 anni, il Crocifisso viene portato in processione per le vie del paese, una cerimonia commovente e intensa che coinvolge tutta la comunità. Sotto la Basilica è possibile ammirare la cripta bizantina con gli affreschi dedicati a San Nicola e il Museo dei Presepi artistici con il grande presepe meccanico che occupa l’intera stanza con effetti sonori e meccanici e deliziosi e pregiati presepi napoletani.

Le sorprese non finiscono qui. Cassano è anche la Città delle Terme Sibarite, di proprietà della Regione Calabria. Interamente rinnovate, le Terme offrono oggi moderne piscine, impianti sportivi e sono rinomate perché hanno un centro all’avanguardia per la NeuroFisioterapia in acqua. L’hotel con 78 camere è dotato anche di una moderna SPA oltre che degli impianti termali con cui è possibile accedere a tutte le cure mediche prescritte.

Particolarmente soddisfatto il sindaco Gianpaolo Iacobini, presidente delle Terme negli ultimi quattro anni: “Le Terme Sibarite sono veramente un unicum in Italia per non dire al mondo, perché sono provviste non solo degli impianti termali, ma anche di impianti sportivi, piscine per la riabilitazione neuromotoria, una moderna Spa. Si ispirano alla bellezza della vita da sibarita e sono un gioiello da promuovere e valorizzare. Non a caso registriamo ogni anno migliaia di ospiti”.

VEDI IL VIDEO SULLE TERME SIBARITE: Le Terme Sibarite di Cassano interamente rinnovate #galsibaritide

https://www.youtube.com/watch?v=FGIknqP-oYQ

La giornata si conclude con una deliziosa tappa golosa nel Lido Capri Il Ristorantino a Trebisacce, dove i titolari Franco e Giovanna deliziano i loro ospiti con pesce freschissimo come tagliata di tonno, frittura di pesce, antipasto di mare… In dono arriva l’olio extravergine d’oliva delle Tenute Filardi, prodotto dagli ulivi delle colline di Lauropoli, frazione di Cassano e… a sorpresa ecco la titolare del forno “Il Profumo del Pane”, Francesca Grisolia che, con il marito, ha preparato per noi il pane di Cerchiara in formato maxi. E’ grande come il cuore delle persone che abbiamo incontrato sino ad ora.

SECONDO GIORNO SULLE ORME DI FEDERICO II

Federico II e la Sibartide, un amore così grande. A lui viene attribuita la costruzione del Castello di Rocca Imperiale che domina l’affascinante borgo di collina a forma di spirale, sormontata dal castello.

Entrarvi significa immergersi nelle atmosfere del tempo, quasi udire lo scalpiccio degli zoccoli dei cavalli e vederli nel salire le ampie scale, attraversare gli androni fino alle loro stalle al primo piano…

Federico II amante della caccia con il falco, tanto da scriverne il famoso trattato, vi dimorò qui per godere delle foreste e della lussureggiante vegetazione. Fece costruire il castello esattamente nel 1225, mentre si trovava nel Brindisino e precisamente a Oria, per attendere l’arrivo di Jolanda di Brienne, figlia del Re di Gerusalemme, sposata con nozze diplomatiche nel Duomo di Brindisi, per evitare la quarta Crociata.

L’imponente castello si apre con pittoreschi squarci sul magnifico panorama. Dominava il mare e la montagna. Permetteva ai suoi abitanti di estendere lo sguardo fino alla piana di Sibari, il Golfo di Taranto e le foreste del Pollino che risplendono davanti agli occhi dei visitatori.

Ad accoglierci ci sono il sindaco, Giuseppe Ranù, il vicesindaco con delega al turismo, Antonio Favoino e l’assessore al marketing Marino Buongiorno.

Dice il sindaco Giuseppe Ranù: “Rocca Imperiale, famosa per i suoi limoni IGP, è ormai meta di viaggiatori colti e curiosi desiderosi di scoprire la storia del castello, ma anche del suo centro storico. Intendiamo promuovere sempre di più la nostra cittadina anche attraverso gli eventi: dall’11 al 17 agosto ospiteremo Cinema d’Amare, una manifestazione che vedrà protagonisti giovani videomaker italiani e internazionali, che, in luglio, realizzeranno cortometraggi e video sulla nostra cittadina. Essi saranno proiettati durante la manifestazione d’agosto e una giuria ne decreterà il vincitore. Tra il 20 e il 23 agosto ci sarà poi l’attesa manifestazione sul limone IGP di Rocca Imperiale per celebrare il nostro oro giallo, ormai noto e affermato in tutto il mondo”.

VEDI LA VIDEO INTERVISTA CON IL SINDACO: Rocca Imperiale, la città dei limoni IGP e del magnifico castello federiciano #galsibaritide

https://www.youtube.com/watch?v=B9u8uG0hLLE&t=33s

La visita al castello si è arricchita di un’altra imperdibile esperienza. Sono stati restaurati e aperti al pubblico i sotterranei che si possono percorrere in modo avventuroso, ascoltando lo scalpiccio dei cavalli e il suono dei tamburi… come se si stesse vivendo un momento di assedio o di gran trambusto. E si narra che si aggiri il fantasma di una povera fanciulla, morta suicida per essere stata respinta dall’imperatore Federico II.

VEDI IL VIDEO SUI NUOVI SOTTERRANEI:Avventura da Indiana Jones nei sotterranei del castello di Rocca Imperiale #galsibaritide

https://www.youtube.com/watch?v=dZ-C7Ct2Kck&t=104s

A piano superiore è poi possibile ammirare il piano nobile, realizzato dalla famiglia napoletana dei duchi Crivelli, che abitarono il castello sino al 1800, anno in cui i diritti feudali vennero aboliti e la famiglia cedette il castello stesso al vescovo che lo trasformò in Seminario per poi venderlo alla famiglia Cappa. Il castello fu abitato sino al 1989 dal professore Fiore Cappa, prima di essere venduto al Comune.

Oggi le visite nell’imponente maniero sono curate dall’Associazione di Promozione Sociale MARIA FELICIA CETERA TEL. 334 3686396 che mette a disposizione guide appassionate e colte.

ROSETO CAPO SPULICO, CASTRUM PETRAE ROSETI

Altro affascinante maniero dalla storia misteriosa è il Castello di Roseto Capo Spulico, che, costruito su una roccia a picco sul mare, è stato considerato il simbolo del turismo nella Sibaritide. Di proprietà dei conti Cosentino, il castello venne abitato dall’Imperatore Federico II, che lo tolse ai Templari per punirli ritenendo di essere stato da loro tradito.

Ancora oggi il castello custodisce i simboli di riti esoterici. Si affaccia sulla meravigliosa spiaggia di Roseto Capo Spulico, famosa per le sue rose che crescevano in collina e che le principesse sibarite utilizzavano per imbottire i cuscini. Al piano superiore si può ammirare la sontuosa camera da letto, dove, sembra abbia dormito anche l’imperatore. Oggi il castello è aperto all’ospitalità, alla ristorazione e viene prediletto per eventi esclusivi e di prestigio.

VEDI IL VIDEO: Tutto il fascino del castello di Roseto Capo Spulico visto dall’alto della Torre merlata

https://www.youtube.com/watch?v=pO2TUl_a7q0

Arriva mezzogiorno, è tempo di una sosta golosa e rinfrescante. Appuntamento nel Lido SoleLuna a Roseto Capo Spulico guidato dai fratelli Marco e Rocco Napoli di Senise con un simpatico staff di giovani. Le acque sono limpide e cristalline con venature di acqua fredda che sgorga da sorgenti sotterranee. A tavola i fratelli Marco e Rocco Napoli (quest’ultimo abile chef) propongono “l’abbraccio tra la Calabria e la Basilicata”, preparando deliziose trofie ai frutti di mare con spolverata di peperoni cruschi di Senise.

“Venivamo sempre qui da bambini per villeggiare con nostra zia”, dice Marco Napoli. “Siamo innamorati di Roseto Capo Spulico, tanto da decidere di lavorare qui rilevando questo lido, che ci fa stare bene perché incontriamo sempre persone nuove”.

ORIOLO, TRA I BORGHI PIU’ BELLI D’ITALIA

Oriolo è entrato a pieno titolo nel Club dei Borghi più Belli d’Italia. Qui ci appare, in tutta la sua bellezza, il castello, costruito sulla rocca sin dai tempi di Federico II e ampliato dai Sanseverino. Ad accoglierci è la sindaca, Simona Colotta, al fianco dei volontari dell’l’Associazione Parcke 2.0, presieduta da Gemma Maiuri. Visitiamo le sale arredate, dove sono state ricreate scene di vita castellana con abiti pregiati antichi, la piazza d’armi…

Dall’alto si gode di un panorama mozzafiato su tutto il borgo e si può ammirare il Teatro la Portella una cavea naturale dove viene organizzato il Festival di Teatro Antico, che riscuote successo di critica e di pubblico. Affascina la chiesa madre, dedicata a San Giorgio, con il suo portale austero difeso da due leoni, i leoni della fede… Ma l’austerità della facciata contrasta con la ricchezza delle opere d’arte custodite nella chiesa stessa, a partire dall’altare maggiore, in foglia oro e madreperla e in stile barocco. Qui sono custodite le sacre reliquie di San Giorgio e di San Francesco da Paola, cui la città è consacrata.

Dalle belle terrazze si vede la netta divisione del borgo, fra la parte “nuova” edificata a partire dal 1940 e quella antica. Ed è qui che bisogna dirigersi per vivere qualche ora in un tempo passato. Le stradine sono ripide ma grazie ai recenti restauri si cammina benissimo. Assolutamente da vedere la chiesa madre dedicata a S. Giorgio martire, di origine normanna, con un portale del ‘400 sormontato da un bassorilievo e, all’interno, un altare ligneo barocco con tabernacolo in madreperla. Ma quelle che più sono preziose sono le reliquie di San Giorgio e di San Francesco di Paola, una falange di questo santo amatissimo.

Scrigno di tesori assolutamente da non perdere è ilPalazzo Giannettasio, del 1700, un bell’ edificio che si presenta con una facciata austera. Fu voluto e abitato da avvocati e medici, e antichi libri e manoscritti fanno bella mostra nelle teche.

Un salone con un soffitto affrescato del Settecento ci trasporta in un tempo fatato... Ma anche la cucina originale napoletana del Settecento, con gli utensili e gli arredi, è davvero un capolavoro che fa sognare. Alcuni degli arredi originari sono ora nel Castello, perché questo palazzo era davvero ricco di mobili e suppellettili. Per accentuare questa sensazione di essere fuori dal tempo, il palazzo ospita una esposizione di grandi foto tratte dal libro di Gerhard Rohlfs “La Calabria contadina”. Sono immagini del primo Novecento, di tutta la regione, ovviamente in bianco e nero, con donne col vestito buono, coi bambini in posa, con uomini davanti a curiose costruzioni di paglia, forse ricoveri di attrezzi. Nella parte sottostante del palazzo troviamo un interessanteMuseo della civiltà contadina e un antico frantoio, dove si produceva l’olio lampante, quello non per uso alimentare ma per le lampade.

Consapevoli della bellezza dei loro borghi i sindaci del territorio hanno creato l’Unione dei Comuni Alto Jonio. Ne fanno parte i Comuni di Albidona, Alessandria del Carretto, Canna, Castroregio, Montegiordano, Nocara, Oriolo e Roseto Capo Spulico. Ne abbiamo parlato con i sindaci di Oriolo, Simona Colotta, Albidona: Lello Aurelio, Casroregio: Alessandro Adduci, Montegiordano: Rocco Introcaso e con la consigliera della Provincia di Cosenza, Tiziana Battafarano.

Con l’Unione i sindaci intendono promuovere i loro borghi in Italia e all’estero.

VEDI LA VIDEO INTERVISTA: Borghi di mare e di montagna, 8 Comuni dell’Alto Jonio fanno rete per promuoversi

https://www.youtube.com/watch?v=2CGY6q61T_A&t=129s

Arriva la sera. E’ il momento di una tappa golosa e gustosa. E’ imbandita di prodotti tipici a chilometro zero la tavola curata da Katia Marino dell’Agriturismo Giannangelo che presenta melanzane ripiene, crespelle, insaccati… I sapori si arricchiscono con i peperoni cruschi, perché siamo al confine con la Lucania.

VEDI LA VIDEO INTERVISTA :Ricette genuine della tradizione calabro lucana nell’Agriturismo Giannangelo: merita un viaggio

https://www.youtube.com/watch?v=KfPNegfG1Es

Sulle Strade del Benessere brindiamo al buon cibo a chilometro zero, alle amicizie e ai nuovi incontri in una terra ricca di storia, arte e cultura come la Sibaritide.

 

DOVE DORMIRE

Relais Il Mulino

Contrada Santa Domenica

Contrada Chiubbica

87 064 Corigliano (CS)

Tel. 0983 88 93 16

www.relaisilmulino.it

Casa Solares

Contrada Casello Mascaro snc

87 064 Corigliano-Rossano (CS)

Tel. 0983 5991 88

www.casasolares.it

Masseria Torre di Albidona

Piana della Torre

87 025 Albidona (CS)

Tel.0981 50 79 84

www.torredialbidona.com

CHE COSA VISITARE

Terme di Cerchiara – Grotte delle Ninfe

Contrada Balzo di Cristo

87 070 Cerchiara di Calabria (CS)

Tel. 376 260 18 13

https://www.comune.cerchiaradicalabria.cs.it/

Grotte di Sant’Angelo

Via IV Novembre

87011 Cassano All’Ionio (CS)

Tel. 328 8084284; 333 342 90 08

This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

Terme Sibarite

Via Delle Terme 2

81 011 Cassano all’Ionio

Tel. 0981 71 376

www.termesibarite.it

Visite guidate a Oriolo e Castello

Tel. 392 229 11 56; 340 748 15 52

Rocca Imperiale: visite guidate

 

DOVE ACQUISTARE PRODOTTI TIPICI

Il Profumo del Pane

Contrada Piana

Piana di Cerchiara (CS)

Tel. 3284720500; 328 7359280

Relais Il Mulino

Olio extravergine di oliva, agrumi e clementine Igp della Piana di Sibari, insaccati e latticini

Contrada Santa Domenica

Contrada Chiubbica

87 064 Corigliano (CS)

Tel. 0983 88 93 16

www.relaisilmulino.it

Azienda Agricola Tenuta Casello Mascaro

Olio extravergine di oliva, agrumi e clementine IGP

Contrada Casello Mascaro snc

87 064 Corigliano-Rossano (CS)

www.casellomascaro.it