Sulle Strade del Benessere nella Sibaritide Mare, Cultura, Antiche tradizioni e Sapori Autentici

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Mare, cultura, antiche tradizioni e sapori autentici. La Sibaritide sfodera i suoi gioielli grazie al Gal, che, presieduto da Antonio Pomillo, con la direzione di Franco Durso e la vicepresidenza di Gabriella Martilotti, ha utilizzato fondi dell’Unione Europea e della Regione Calabria per organizzare due educational per giornalisti e tour operator internazionali e nazionali, promuovendo l’experience marketing, dopo aver realizzato ben quattro itinerari tematici: 1.Nelle Terre dei Brettii, 2.Fra la Sila Greca e la Piana di Sibari, 3.Tracce di Fede e Paradisi di Natura, 4. Sulle Orme di Federico II, disponibili in versione cartacea e on line www.scoprilasibaritide.it .

A firmare i due Educational è stata la giornalista professionista Carmen Mancarella, direttrice della rivista Spiagge (www.mediterraneantourism.it) che ha organizzato ben 70 educational in soli 18 anni. In campo il meglio della ricettività turistico alberghiera: Relais Il Mulino (www.relaisilmulino.it) con piscina, ristorante aperto anche agli esterni e spiaggia al Frida Beach di Schiavonea, Casa Solares (www.casasolares.it) con piscina e lido, Masseria Torre di Albidona www.torredilabidona.com in collina e vista mare con piscina e lido, il ristorante La Bizantina, il lido Cariati Beach e tantissime aziende di prodotti tipici… perché Benessere fa rima, prima di tutto, con cibo sano e genuino a chilometro zero.

I due Educational sono stati attuati dal Gal della Sibaritide grazie ai PSR Regione Calabria 2014/2020, misura 19 “Sostegno allo sviluppo locale leader, Sviluppo locale di tipo partecipativo”, sottomisura 19.3 “Cooperazione interterritoriale Le Strade del Benessere”. Gli itinerari, costruiti dal Gal, sono diventati esperienza di viaggio provata da giornalisti e tour operator italiani e internazionali.

Scopriamo insieme i gioielli della Sibaritide.

IL SITO ARCHEOLOGICO DI CASTIGLIONE DI PALUDI

Il nostro viaggio inizia dallo straordinario sito archeologico di Paludi in località Castiglione. Qui appare tutta la grandezza della civiltà dei Brettii, i signori della Sila, potenti e forti grazie all’oro nero, la pece, che estraevano dai pini larici della foresta silana e che commercializzavano con tutto il mondo antico. La pece era molto pregiata perché serviva per impermeabilizzare le navi da guerra e per il commercio. La città era tra le più belle della Magna Grecia e visse il suo massimo splendore proprio con i greci tra il III e il IV secolo avanti Cristo. E’ un mirabile esempio di poliorcetica: l’arte greca di costruire le città, munendole di un sistema di attacco e di difesa. Ancora oggi infatti si possono ammirare le imponenti torri di guardia e le possenti mura, che dominavano e dominano tutta la piana di Sibari sino al mare e controllano con le vie di comunicazione strategiche attraverso le montagne.

“Gran parte di questo grandioso sito è inesplorato”, dice la direttrice scientifica, Donatella Novellis, “La grande città era collegata ad altre città per motivi difensivi. I brettii, inizialmente pastori e servi degli Enotri, riuscirono a riscattarsi e a conquistare il mondo antico grazie alla ricchezza della Sila. Il sito fu ricco e fiorente sino all’avvento dell’Impero romano”. Tutto il parco presenta anche un’incredibile vegetazione: è ricoperto di liquirizia che cresce selvatica nei campi e di cardi dove sboccia la soldanella dal tipico colore viola, che ha ispirato il logo e i colori della Regione Calabria. Vi nidifica il Capovaccaio, un avvoltoio raro a rischio di estinzione.

Dice il sindaco, Domenico Baldino: “Stiamo facendo di tutto per promuovere e valorizzare questa immensa ricchezza, promuovendo eventi e visite guidate. Ogni anno il nostro sito archeologico attrae tantissimi visitatori e appassionati di archeologia”.

VISITA CON NOI IL SITO

Magnifico sito della Città dei Brettii a Castiglione di Paludi

https://www.youtube.com/watch?v=QY2G4EfAEUQ&t=6s

CARIATI LA CITTA’ DI RICAMATRICI E PESCATORI

Un importante sito archeologico è anche custodito a Cariati in località Salto, dove gli archeologi hanno ritrovato la tomba del Guerriero brettio con il suo ricco corredo funerario custodito nel Museo Archeologico nazionale di Sibari. Vasi greci di pregiata fattura, crateri e la sua armatura ne raccontano la sua potenza e nobiltà.

Cariati è un delizioso borgo arroccato sulla collina e baciato dal mare. Qui percorriamo la cinta muraria facendo tappa lungo le otto torri della città medioevale accolti dal sindaco Cataldo Minò, dalla presidente del Consiglio comunale, Alda Montesanto e dal consigliere comunale con delega al turismo e al marketing Antonio Scarnato. Addentrandoci nel centro storico da Porta Pia entriamo nel Museo Civico del Mare dell’Agricoltura e delle Migrazioni.

Bellissimi i ricami arabeschi tessuti con antichi telai, legati ad una leggenda: una bellissima fanciulla di Cariati venne rapita da un sultano che se ne innamorò. La ragazza riuscì ad ottenere la libertà e ritornata a Cariati, insegnò alle donne l’arte del ricamo, che ancora oggi si ispira allo stile arabo. Artigianato tipico è anche l’arte dei vasai, per cui il Museo organizza anche laboratori aperti ai turisti.

Spiega il sindaco: “Il museo conserva anche un’imbarcazione, la tipica lampara scolpita a mano dai maestri d’ascia, perché vogliamo valorizzare e promuovere l’antica tradizione marinara che caratterizza il borgo e vi è anche la sezione dedicata alla migrazione: lettere, gonfaloni, documenti che raccontano l’emigrazione avvenuta prima verso l’Argentina e poi in Germania: un passato doloroso, che però ha contribuito a far crescere economicamente la nostra cittadina. Gli emigrati hanno tutti costruito una bella casa qui a Cariati e non hanno mai dimenticato le loro origini, tanto che la comunità di Cariatesi a Buenos Aires realizzò un gonfalone ricamato in oro con lo stemma di San Cataldo, il nostro Santo Protettore e lo ha donato al nostro Museo”.

Il tour continua per tutto il borgo tra affascinanti viuzze che si aprono con suggestivi scorci sul mare (che sembrano quadri d’autore) fino ad arrivare nella sede del Municipio, un tempo il Palazzo del Principe Spinelli con una vista mozzafiato sulle spiagge della cittadina.

VIENI CON NOI A CARIATI

Cariati, la bellezza dei ricami arabeschi

https://www.youtube.com/watch?v=IRRGRcedYuk

CARIATI BANDIERA BLU

Il pranzo da Cariati Beach fa onore all’antica e profonda tradizione marinara: cruditè di gamberi viola di Cariati, paccheri alla rana pescatrice, linguine alle alici e frittura di pesce freschissima. Le acque del mare sono limpide e cristalline, i servizi all’avanguardia, tanto che Cariati ha conquistato la Bandiera Blu, il prestigioso riconoscimento tributato dalla Fee alle località marinare più virtuose.

AMARELLI, IL MUSEO DELLA LIQUIRIZIA PIU’ VISITATO DOPO LA FERRARI

Il viaggio prosegue verso una delle aziende più rappresentative della Calabria: Amarelli. Il Museo della Liquirizia è unico al mondo e a riceverci c’è l’amministratore unico, Fortunato Amarelli. La sua azienda fondata nel 1731 è tra le più antiche aziende familiari al mondo. Si tramanda di padre in figlio da ben undici generazioni: tanto che fa parte di una prestigiosa Associazione con sede a Parigi, Les Hénokiens che raggruppa solo 57 aziende in tutto il mondo. Amarelli ha anche ricevuto il prestigioso premio Guggenheim.

“Riceviamo appassionati da tutto il mondo”, dice con soddisfazione Fortunato Amarelli, “con i suoi 70mila visitatori l’anno, il nostro Museo è al secondo posto nella classifica del Musei d’Impresa più visitati, subito dopo quello della Ferrari”.

Amarelli è simbolo quindi di un’Italia che va… che affascina e che attrae…

VEDI LA VIDEO INTERVISTA CON FORTUNATO AMARELLI

Fortunato Amarelli racconta la storia della sua azienda storica

https://www.youtube.com/watch?v=7eulYaFU-SM&t=4s

L’ARBERIA E LE PROFONDE TRADIZIONI

I canti della tradizione arbëreshë ci richiamano verso l’Arberia: i paesini arroccati tra la collina e la montagna che mantengono intatte le loro tradizioni linguistiche, culturali ed enogastronomiche. Ci vivono gli eredi degli antichi coloni albanesi, che arrivarono al seguito del grande condottiero ed eroe nazionale Giorgio Castriota Scanderberg a partire dal 1468. Essi conservano la lingua, musica, la religione cattolica di rito bizantino e anche gli abiti tradizionali, che vengono indossati dalle giovani spose e durante le cerimonie più importanti. A far parte dell’Arberia vicinissimi tra loro sono San Giorgio Albanese, Vaccarizzo, San Demetrio Corone, Santa Sofia d’Epiro, San Cosmo Albanese, tutti piccoli borghi dalle grandi e fiere tradizioni che offrono visite a musei e stupende chiese.

A San Giorgio Albanese l’accoglienza avviene a suon di musica con veri e propri concerti organizzati dal sindaco, Gianni Gabriele con il vicesindaco Giuliano Conforti e con l’assessore Aurelia Sprovieri. Si esibiscono le due bande del paese: “Città di San Giorgio Albanese”, che, fondata nel 1895, è diretta dal maestro Bruno Pisarra e presieduta da Giorgio Cozza. Nel 2000 si è esibita anche a Parigi.

La Banda musicale “Santo Patrono” è stata fondata nel 1959 ed è diretta dai maestri Giorgio Vuono e Giacomo Algieri con l'ausilio del capobanda Cosimo Esposio ed è presieduta da Tommaso Fontana.

ENTRA CON NOI A SAN GIORGIO ALBANESE

https://www.youtube.com/watch?v=wVG_LOeQI1o&t=5s


Nella stupenda chiesa dagli altari bizantini le donne intonano i canti sacri della tradizione arbëreshë, spostandosi poi nella Pinacoteca comunale, ospitata nella sala consiliare, ricca di pregiate tele del pittore albanese Petrit Ceno (1937-2018). Qui i grandi quadri raccontano le tradizioni albanesi più profonde come quella di mantenere la parola data, a ogni costo, legata alla leggenda di Kostantini che supera la morte, per riportare a casa la sorella, data in sposa a uno straniero. Sui dipinti viene raccontato l’arrivo degli albanesi in Italia e anche il passaggio di Garibaldi dall’Italia Meridionale.

L’amore e l’attaccamento per i costumi tradizionali cresce anche nei giovani tanto che a San Giorgio Albanese c’è una boutique di abiti tradizionali e da cerimonia, Creazioni Magicam. Si affaccia sulla via principale, via Roma, dove in occasione della processione del Corpus Domini, tutto il paese collabora per realizzare un’infiorata di sale.

In piazza c’è una sorpresa golosa: spiccano i prodotti tipici, veri ambasciatori del territorio: il pane del panificio Toscano, i salumi e l’olio extravergine di oliva e gli insaccati Conforti, il vino di Terre di Vita.

VEDI IL VIDEO

Il Benessere fa rima con la Buona Tavola: le eccellenze di San Giorgio Albanese

https://www.youtube.com/watch?v=QAhCZJmA8pk&t=7s

VACCARIZZO, STRUGGENTI CANTI D’AMORE

Il canto malinconico e intenso che ricorda gli spazi sconfinati della montagna, i richiami d’amore e la nostalgia per la terra natia, ci guida verso Vaccarizzo dove il sindaco e presidente del Gal, Antonio Pomillo ci accoglie con tutta la comunità e il sacerdote cattolico di rito bizantino, papas Hagi Elia nella chiesa “Madonna del Rosario”, divenuta Museo di Arte Sacra con statue lignee e in cartapesta della migliore tradizione napoletana e leccese. Si trova accanto alla Chiesa Madre Madonna di Costantinopoli, tutta laminata in foglia oro, dove si può ammirare un antico ritratto bizantino della Vergine.

Jessica Novello, direttrice artistica del gruppo di ricerca musicale “Ajri i Lumit” esegue brani ad aria con l’ausilio della seconda voce di Rosaria Iantorno e ci trasporta subito negli antichi rituali di una civiltà fiera e ricca di storia. La ricercatrice si esibisce poi con il cantastorie Rocco Marco Moccia, dando vita ad uno spettacolo intenso e divertente. Entrambi i musicisti sono custodi e ricercatori della tradizione musicale arbëreshë.

VEDI IL VIDEO

Festa dell’accoglienza a Vaccarizzo con canti tipici della tradizione arbereshe

https://www.youtube.com/watch?v=M8d_JLql7kc

Nel cuore del centro storico si incastona il Museo dei costumi tradizionali che mette in mostra non solo i costumi di Vaccarizzo, ma anche quelli donati dall’Albania e delle vicine comunità albanesi in Calabria. A illustrarci la bellezza degli abiti è Silvia Torci.

Sino a tarda sera si balla e si canta accolti da tutta la comunità. Si avvera il sogno di ogni viaggiatore: condividere momenti di vita vera con gli abitanti del borgo. E’ questa la vera e nuova frontiera del turismo.

A tavola i vini e la birra Miresia di Agrigodino di Natale Godino, i dolci tradizionali prodotti da Gli Antichi Sapori, gli insaccati firmati da Kavallari sono un tripudio di gioia e sapori autentici sulle Strade del Benessere.

Vaccarizzo, parlano gli Ambasciatori del territorio: i prodotti tipici

https://www.youtube.com/watch?v=GzlBrnTkuTQ&t=3s

SECONDO GIORNO, ALLA SCOPERTA DELLA VITA LUSSUOSA DEL SIBARITA

La magnificenza della Sibaritide traspare tutta nel Museo archeologico nazionale della Sibaritide. Qui si possono ammirare reperti archeologici che raccontano la bellezza di Sibari, città greca fondata dagli Achei nel 720 avanti Cristo che la scelsero per la sua terra fertile, tra il fiume Crati e il fiume Sibari. I Sibariti erano commercianti, produttori di vino e di olio… Potevano concedersi molti lussi perché avevano trovato il modo di farsi pagare il pedaggio dai commercianti che attraversavano il fiume Crati, un tempo tutto navigabile, per evitare di circumnavigare la Calabria… La vita dei Sibariti era così lussuosa che si racconta la leggenda della principessa Sibarita (o principe), la quale amava farsi imbottire il cuscino, ogni sera con petali di rose fresche. Un giorno una schiava si dimenticò, tra i tanti petali, un bocciolo… e venne punita severamente… Sibari venne distrutta da Crotone che la rase al suolo e deviò il corso del fiume Crati per cancellarla definitivamente. Sulle sue rovine, nel 443 a.C. sorse Turi, la colonia voluta dallo statista Pericle e disegnata dal grande architetto Ippodamo da Mileto. Ma anche Turi ebbe vita breve e ben presto sulle sue rovine sorse Copia… (da copiosa che significa fertile), la città romana di cui noi oggi possiamo ammirare le vestigia nel sito archeologico accanto al Museo. A raccontarci questa affascinante storia è l’archeologa e ricercatrice, Silvia Alberghina che ci accoglie con il consigliere comunale Michele Filardi, delegato dal sindaco a porgere i saluti ai giornalisti e tour operator.

Il Museo e tutto il parco ospiteranno il grande evento “Vinitaly in the city” tra il 18 e il 20 luglio, voluto dall’Assessorato all’Agricoltura guidato dall’assessore Gianluca Gallo. Il grande evento di marketing territoriale vedrà coinvolte tutte le cantine della Calabria.

Il Museo sarà presto riorganizzato a cura di un’Agenzia che ha è intervenuta anche agli Uffizi di Firenze. Sino ad ottobre sarà possibile godere della mostra multimediale ed emozionale Linfa, che, curata dal direttore Filippo Demma e allestita dall’arch. Caterina Pensera con l’aiuto dell’arch. Leonardo Pellicanò, racconta l’evoluzione della coltivazione dell’olio nella Sibaritide partendo da tre noccioli di ulivo, trovati nel sito archeologico di Broglio e che segnano il passaggio dall’olivastro alla coltura dell’ulivo. L’olio poi era contenuto negli unguenti e nei profumi usati dalle donne e dagli atleti come raccontano i vasetti pregiati e i reperti, esposti.

AFFASCINANTE MUSEO DELLA SIBARITIDE CON LA SUA MOSTRA MULTIMEDIALE LINFA

https://www.youtube.com/watch?v=pQNHkiyDBRU&t=7s

Simbolo della civiltà sibarita è il reperto più pregiato: il Toro Cozzante, in bronzo ricoperto di oro. Era un oggetto utilizzato per i culti, sicuramente propiziatorio.

Dopo l’immersione nella cultura sibarita, ci vuole un tuffo nelle fresche acque di Schiavonea, frazione di Corigliano-Rossano. Ci attende l’esclusivo Frida Beach, un lido pensato per il relax totale con prato inglese, gazebo, sedie a dondolo… pochi ombrelloni ben distanziati con maxi lettini e con un delizioso ristorante aperto a pranzo e a cena, dove potrete gustare pesce freschissimo. Da non perdere gli spaghetti al nero di seppia…

FRIDA BEACH

Frida Beach a Schiavonea in Calabria. Mare trasparente e servizi top

https://www.youtube.com/watch?v=zM5toEoRNhY

Rinfrescati e rinfrancati dalle limpide e dolci acque di Schiavonea, proseguiamo il nostro tour alla scoperta del Castello di Corigliano Calabro, accolti dalla brava e competente direttrice Agata Febbraro.

IL CASTELLO DI CORIGLIANO, UN CRESCENDO DI EMOZIONI

Si ispira alla Sala degli Specchi del Castello di Corigliano Calabro, la Sala degli Specchi del Quirinale a Roma, secondo la direttrice del Castello Agata Febbraro. La Sala con fregi dorati e dipinti, che ritraggono le Menadi danzanti, connota il crescendo di emozioni che si vivono nel visitare il Castello di Corigliano che conobbe il suo massimo splendore nell'800 con la famiglia Compagna.

Da ammirare sono anche le cucine, le varie camere da letto che si susseguono l'una dopo l'altra fino alla scala elicoidale simbolo della conquista della conoscenza, all’ultimo piano della Torre da cui si gode di un panorama mozzafiato sulla Sibaritide. Nella chiesa del Castello si può ammirare la Madonna delle Rose, che venne realizzata dal pittore Domenico Morelli nel 1872 con accanto Sant’Agostino e Sant’Antonio Abate. Il volto della Madonna stupisce per la sua eterea bellezza, immersa nell’amore per il suo Bambino unico ed esclusivo. Il ritratto è incastonato in cornici in stile gotico dorate. I documenti certificano che il barone spese 23mila lire per l’artista, una cifra enorme anche per quei tempi.

Tra i personaggi che animano il castello Dante e Beatrice che compaiono affrescati sulla volta della Chiesa e la Gerusalemme Liberata del Tasso, un omaggio che il barone Compagna volle fare all'Unità d'Italia, individuando nei due grandi poeti il tratto distintivo della Giovane e nascente Italia.

Emoziona lo Studio del barone, dove fanno bella mostra di sé le serigrafie tratte dal Voyage pittoresque ou Description des Royaumes de Naples et de Sicile, scritto dall’Abate de Saint-Non che visitò i Regni di Napoli e della Sicilia tra il 1781 e il 1786, raccontando di essere rimasto particolarmente affascinato dalla bellezza della Calabria e della Sicilia, nel suo Grand Tour che tanto era in voga tra i nobili dell’epoca.

Infine la Sala degli Specchi è così sfarzosa che, secondo la leggenda, quando il Barone Compagna la vide terminata, per la gioia di vederla così bella, lanciò in aria dei diamanti che aveva in mano. Questi finirono incastonati nel soffitto e brillano ancora oggi come stelle incastonate nel cielo.

IL CODEX PURPUREUS PATRIMONIO DELL’UMANITA’ UNESCO. Entriamo nel Museo diocesano del Codex a Rossano per ammirare il Codex Purpureus Rossanensis.

Secondo gli studiosi venne realizzato ad Antiochia di Siria, nel VI secolo, ed è uno dei più antichi e pregiati esemplari della Bibbia, dichiarato Patrimonio dell’Umanità Unesco e custodito nel Museo diocesano di Rossano www.museocodexrossano.it, dove potrebbe esserci arrivato attraverso i monaci basiliani, in fuga dall’Oriente perché perseguitati da Leone III l’Isaurico.

376 pagine in pergamena, ricoperte di rosso porpora costituiscono uno dei Testi sacri più pregiati e completi dell’Umanità. Infatti è l'unico esemplare dove ci sono ben quindici miniature realizzate finemente utilizzando colori naturali di varie tonalità e con accenni di prospettiva e di movimento che anticipano i tempi. Vi si leggono i Vangeli di Matteo e di Marco (del quale mancano solo alcuni versetti finali) che sono stati ricopiati dagli amanuensi utilizzando inchiostro in oro puro e in argento. Mancano i Vangeli di Luca e Giovanni, andati perduti.

Sono particolarmente pregiate le miniature: alcune raffigurano i miracoli di Gesù come la resurrezione di Lazzaro e il Buon Samaritano, altre le celebri Parabole come quella delle Vergini e scene della Vita di Gesù. In particolare la Passione. Nella miniatura in cui si ritrae il momento in cui Gesù va nell'orto di Getsemani per pregare, viene raffigurato al buio, nel momento della preghiera. Una fascia di cielo blu sormonta Gesù e discepoli. Secondo gli studiosi ci troviamo di fronte al primo notturno della storia dell'arte, che sarebbe stato seguito poi da quello di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova. E l’Ultima Cena viene raffigurata alla maniera romana: con Gesù e discepoli non seduti, ma distesi.

A raccontarci il Codex è uno studioso esperto e appassionato, Natalino Scino addetto, in particolare ai gruppi stranieri. Incontriamo una famiglia polacca che ha appena visitato il Codex e ne è rimasta affascinata.

VEDI IL VIDEO

Codex Purpureus, da solo vale un viaggio

https://youtu.be/rLCsBZ4vonQ

La sera tappa golosa nel ristorante La Bizantina che ci delizia con piatti tipici della tradizione calabrese: pipi e patate (patate e peperoni) soppressata, nduja, capocollo, latticini e formaggi, parmigiana… e per finire un bel Tartufo di Pizzo Calabro!

Buon cibo, splendido mare, straordinarie opere d’arte, profonde tradizioni, la Sibaritide è una lunga Strada verso il Benessere.

Cordiali Saluti

Carmen Mancarella

Tel. 328 1397 133

DOVE DORMIRE

Relais Il Mulino

Contrada Santa Domenica

Contrada Chiubbica

87 064 Corigliano (CS)

Tel. 0983 88 93 16

www.relaisilmulino.it

Casa Solares

Contrada Casello Mascaro snc

87 064 Corigliano-Rossano (CS)

Tel. 0983 5991 88

www.casasolares.it

Masseria Torre di Albidona

Piana della Torre

87 025 Albidona (CS)

Tel.0981 50 79 84

www.torredialbidona.com

Dove mangiare

Ristorante La Bizantina

Corso Giuseppe Garibaldi 246

87 067 Corigliano-Rossano loc Rossano (CS)

Tel. 0983 525340

www.bizantina.net

Lido Cariati Beach

Via Friuli Venezia Giulia

87 062 Cariati (CS)

Tel. 338 225 52 40

FB Lido Cariati Beach

Frida Beach

Viale Cristoforo Colombo

87 064 Schiavonea (CS)

Tel. 349 063 73 74

FB Frida Beach

Bar Le Cupole

Piazza Garibaldi

87 060 Vaccarizzo Albanese (CS)

Tel. 0983 84416

DOVE ACQUISTARE PRODOTTI TIPICI ANCHE ON LINE

Food Passion Agricola Giovanni Conforti

Olio extravergine di oliva, riso di Sibari e insaccati: salsiccia, soppressata, capocollo…

Contrada Colucci 39/C

87 060 San Giorgio Albanese (CS)

Tel.0883 85 40 67

www.agricolaconforti.it

Azienda Kavallari di Matteo Faraco

Olio extravergine di oliva, formaggi, agrumi, salumi

Via Cristoforo Colombo 3

87 060 Vaccarizzo Albanese (CS)

Tel. +39 342 0783493

www.italianfoodkavallari.it

Frantoio oleario Andrea Scura

Olio extravergine di oliva

Loc. Loggitelli snc

87 060 Vaccarizzo Albanese (CS)

www.olioscura.it

tel. +39 3393621 533

+39 320 0849874

Antico Forno Toscano dal 1962

Contrada Giallapietra 7

San Giorgio Albanese (CS)

Tel 0983 86244

Terre di Vita

Azienda vinicola

Contrada Guglielmo 83

87 041 Acri (CS)

Tel. 393 332 94 33

www.terre-di-vita.it

Gli Antichi Sapori

Laboratorio artigianale di pasticceria

Vaccarizzo Albanese

Carmine Amoroso: tel. 349 45 31 961

Bernardina Manfredi

Tel. 0983 84 220

Azienda Agricola Agrigodino

Birrificio Miresia

Via Croirì

87 060 Vaccarizzo Albanese (CS)

Tel. 327 048 0994

www.birrificioagricolamiresia.com

SITI ARCHEOLOGICI E MUSEI IN ORDINE DI VISITA

Sito Archeologico di Paludi località Castiglione

Via San Martino

87 060 Paludi (CS)

Tel. 0983 62 029

https://cultura.gov.it/luogo/castiglione-di-paludi-parco-archeologico

direttrice scientifica Donatella Novellis

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Museo civico del Mare, dell’Agricoltura e delle Migrazioni

Via XX Settembre

87 062 Cariati CS

Tel. 333 861 85 88

Pinacoteca e Centro Studi per la Minoranza Albanese in Italia

Sala Consiliare del Comune di San Giorgio Albanese

Piazza Guglielmo Marconi 1

87 060 San Giorgio Albanese (CS)

Tel. 0983 86 396

Museo virtuale albanese

www.museovirtualealbanese.it

Museo del Costume

Palazzo Gigli

Via Croinusevet

Vaccarizzo Albanese (CS)

Tel. 0983 84 001

Museo archeologico nazionale della Sibaritide e Parco della Sibaritide

Località Casa Bianca

87 011 Sibari, frazione di Cassano allo Jonio (CS)

Tel. 0981 79 392

www.parcosibari.it

Castello di Corigliano

Piazza Guido Compagna 1

87 064 Corigliano-Rossano località Corigliano (CS)

Tel. 0983 81 635

www.castellodicoriglianocalabro.com

Museo diocesano e del Codex

Via Arcivescovado 5/A

87064 Corigliano Rossano località Rossano (CS)

Tel.0983. 52 52 63

www.museocodexrossano.it